
LA RECENSIONE
del
SABATO
«Farmaci – Luci e ombre-», autore Silvio Garattini, edito da il Mulino, 2025, pp.175.
In una frase: un reportage denso di preziose informazioni e riflessioni.
Sommario: 1. l’autore e l’Istituto Mario Negri, 2. I temi principali del libro.
1. Silvio Garattini

è nato a Bergamo, ha compiuto 97 anni lo scorso 12 novembre. Dopo essersi diplomato perito chimico nel 1947, evidentemente spinto dalla passione per la medicina, conseguì la maturità scientifica l’anno successivo (fino al 1969 l’accesso alle facoltà di medicina era infatti consentito solo ai diplomati dei licei classico e scientifico). Nel 1954 si è laureato in medicina all’Università di Torino, è stato libero docente in chemioterapia e farmacologia presso l’Università Statale di Milano fino al 1962. Nel 1958 aveva conosciuto il gioielliere e filantropo milanese Mario Negri, il quale credette fortemente nell’idea di Silvio Garattini di fondare un’organizzazione, non a scopo di lucro e nell’interesse della collettività, con l’agilità operativa e amministrativa delle attività private, per la ricerca di cure contro i tumori. Mario Negri, deceduto nel 1960, dispose nel suo testamento che una cospicua parte del suo patrimonio fosse destinata alla fondazione di un Istituto di ricerca – con caratteristiche e finalità ben precisate – che avrebbe portato il suo nome, chiedendo altresì che Silvio Garattini ne fosse il direttore (ruolo che ricoprirà fino al 2018). Nel 1963 fu inaugurata la prima sede dell’Istituto Mario Negri, prima e unica fondazione privata italiana dedicata interamente alla ricerca (biomedica); essa opera in modo indipendente, senza fini di lucro. E’ focalizzata sulla salute pubblica e mette liberamente a disposizione i risultati della sua attività (tra le altre cose, non brevetta le scoperte).
Garattini ha anche pubblicato centinaia di articoli su riviste scientifiche specializzate e numerosi trattati di farmacologia; dal 2013 si è dedicato alla divulgazione per non addetti ai lavori, con opere come: «Fa bene o fa male? Salute, ricerca e farmaci. Tutto quello che bisogna sapere», Sperling e Kupfer 2013, «Acqua fresca», Sironi 2015, «Prevenzione è rivoluzione. Per vivere meglio e più a lungo», il Mulino 2023.
2. «Farmaci luci e ombre» è un volumetto che Silvio Garattini ha presentato ad Alessandria il 21 maggio 2025. Al rientro da quella interessate serata, Silvana e io concordavamo sull’ assoluto rilievo delle osservazioni dell’autore, come, ad esempio: a) il mercato dei farmaci, in Italia, vale 35 miliardi di euro all’anno (circa quattro volte quello della pasta export compreso) e tende ad espandersi: una delle strategie per riuscirci è quella di pubblicizzare i farmaci come se fossero alimenti o normali beni di consumo, enfatizzandone i benefici e minimizzandone inconvenienti, i cosiddetti effetti collaterali. b) La stragrande maggioranza delle persone confonde farmaci, parafarmaci e integratori; c) in tutte le fasi di ricerca, con particolare riferimento alla sperimentazione dei farmaci, il genere femminile è vistosamente penalizzato: «Il fatto che si escludano le donne in maniera sistematica, soprattutto nella fase preclinica, che tende a determinare la fase clinica, è ancora più sconcertante se pensiamo che da anni è noto come uomini e donne differiscano per molti aspetti dal punto di vista genetico, epigenetico e ormonale. E soprattutto sapendo come tutto ciò causi notevoli differenze nella fisiologia nonché nello sviluppo e nella manifestazione delle malattie. Le donne hanno un cromosoma diverso dall’uomo, hanno una situazione ormonale completamente differente e un sistema immunitario più efficace di quello degli uomini». (p.103).
La diffusa mancanza di conoscenza e la contemporanea proliferazione di notizie illusorie sull’efficacia di rimedi inutili e, in direzione contraria, di allarmismi antiscientifici basati sul nulla o su fatti maliziosamente distorti, spiegano, almeno in parte, la quasi inesistenza di pressione sociale su queste problematiche. Certo, è sacrosanto insistere nel sottolineare le carenze degli organici nelle strutture ospedaliere e la preoccupante diminuzione del numero dei medici di base; eppure, nelle pagine di questo libro, Silvio Garattini dimostra che notevoli miglioramenti a vantaggio della salute collettiva potrebbero essere a portata di mano in tempi relativamente brevi, correggendo l’attuale “sistema farmaci”. Seguire i suggerimenti di Garattini significherebbe anche ottenere risparmi, per il Servizio Sanitario Nazionale, e per i cittadini.
Finale: un libro per imparare, buono per tutti (magari da leggere dopo le libagioni delle feste…), un libro per riflettere, per chi è impegnato in uno dei tanti settori della sanità ed è in cerca di spunti e idee per migliorare.