Strage del Mottarone. «Ho paura!» l’urlo di Etian inondi il tribunale a pretendere umana giustizia

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  1. Totalmente condivisibile . Brava ! Sempre un ‘ottima giornalista. Un abbraccio Paolo

  2. Condivido pienamente: Bellissima e più che mai NECESSARIA analisi!
    L’attuale normativa che regola i processi e le considerazioni delle garanzie per il “Diritto” e per l’affermazione della “Giustizia” (o per la buttarla “fuori gioco”), conferma tale forte NECESSITÀ. Anche una parte importante del mondo della Giustizia credo abbia molto bisogno di riflessioni atte a superare gli attuali squilibri tra Diritto e Giustizia e le attuali carenze anche organizzative e di mezzi al fine ,appunto Silvana, di CONSEGUIRE la Giustizia.

  3. Cara Silvana, la penso come te. A volte la “giustizia” sa più di cinismo che di diritto. Perché si deve avere il diritto di sapere che le persone che hanno compiuto atti criminali sono state giustamente punite e chi volesse fare altrettanto, ci pensi prima di agire.

  4. Voglio anch’io immaginare che l emotività non venga estromessa e che non sia seconda al diritto .
    Sempre pienamente in sintonia col tuo pensiero

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