In un’epoca complessa, segnata da tensioni globali. da un vociare scomposto e violento non meno dei gesti, il valore della pace e del dialogo tra i popoli emerge come un pilastro fondamentale, riconosciuto e promosso anche dall’Unesco.
Con questo spirito i Club per l’Unesco di Vignale Monferrato e Torino hanno promosso la Staffetta per la Pace del Monferrato Unesco, un’iniziativa che va oltre la dimensione sportiva per diventare un simbolo potente di unità e speranza.
Il Monferrato, Patrimonio Mondiale dell’Umanità, con le sue colline sinuose e i borghi antichi, non è solo uno sfondo paesaggistico suggestivo e affascinante, ma il palcoscenico ideale per celebrare la pace. Il territorio si propone attivamente come un ambasciatore di pace, promuovendo i valori UNESCO di pacifica convivenza e dialogo, come ha sottolineato il presidente del Club per l’Unesco di Vignale, Alberto Maffiotti.
Sabato 13 dicembre 2025, la staffetta non competitiva ha unito i comuni della core zone Monferrato degli infernot e la città capozona Casale Monferrato, percorrendo circa 60 chilometri. Grazie alla collaborazione di Uisp Alessandria e Basket femminile Alessandria, dieci staffettisti hanno portato con sé non solo la fatica del percorso, ma soprattutto un testimone e un messaggio di pace scambiato in ogni municipio. Questo percorso fisico simboleggia chiaramente un concetto fondamentale: la pace non è un punto di arrivo, ma un cammino che si fa insieme, passo dopo passo.
La staffetta ha fatto tappa nei seguenti territori: Vignale, Camagna, San Maurizio di Conzano, Terruggia, Casale (con accoglienza in Municipio davanti alla pianta di ulivo al centro del cortile di Palazzo Sangiorgio), San Giorgio Monferrato, Ozzano, Rosignano, Cella Monte, Sala Monferrato, Ottiglio, Olivola, Frassinello e rientro a Vignale.
Questi gli atleti frazionisti: Alberto Maffiotti, Andrea Orsi, David Paffrath, Tina Lassen, Maria Teresa Bruno, Simonetta Covacci, Sonia Furegati, Patrizia Anerdi, Sergio Salvi, Giovanni Cavanna, Ezio Ponassi, Carlo Vuono, Fabio Ginepro, Loredana Ferrara.
L’iniziativa ha voluto celebrare valori imprescindibili, quali la pace (intesa in senso interpersonale, dove l’altro è visto come «compagno di strada», e non come avversario), il dialogo (basato sull’ascolto e sul riconoscimento della ricchezza che nasce dalla differenza), il territorio e la natura (il Monferrato ricorda l’importanza della tutela dell’ecosistema come tutela della nostra stessa umanità), la memoria e il futuro (l’atto di camminare su queste colline è un modo per custodire la memoria delle generazioni passate e per immaginare un futuro di accoglienza e rispetto).
L’impegno del Monferrato non si è concluso con l’ultima tappa della staffetta.
La manifestazione proseguirà in una fase successiva: il 23 febbraio 2026, i messaggi di pace raccolti dai comuni verranno solennemente consegnati al Campus Onu di Torino. In questa occasione, le amministrazioni comunali e i Club Unesco verranno ricevuti dai funzionari della sede Onu, rafforzando il legame tra la comunità locale e le grandi istituzioni internazionali.
La giornata del 13 dicembre 2025 si è conclusa con un brindisi e un rinnovato impegno da parte delle autorità, ribadendo la volontà di fare del Monferrato Unesco un modello vivente, ricordando che, come recita l’Atto Costitutivo dell’UNESCO, «poiché le guerre nascono nella mente degli uomini, è nella mente degli uomini che devono essere elevate le difese della pace».
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